In vigore l'obbligo di dotarsi di sistemi di whistleblowing
- Servizi legali integrati per l'impresa
- 23 nov 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 6 dic 2023
(Avv. Lorenzo Righi)
Dal prossimo 17 dicembre tutti i datori di lavoro che hanno almeno 50 dipendenti devono dotarsi di sistemi di whistleblowing che siano conformi alle prescrizioni introdotte dal decreto legislativo 24/2023 (dallo scorso 17 luglio la normativa è entrata in vigore per le aziende con più di 249 dipendenti).
Il decreto in questione, per i datori di lavoro privati, fa riferimento a quelli che hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti a tempo indeterminato o determinato.
Quanto all’arco temporale in cui va considerata la media, Anac (l'Autorità Nazionale Anticorruzione) con le linee guida del 12 luglio scorso ha specificato che si debba fare riferimento all’ultimo anno solare precedente a quello in corso; quindi, per la prima scadenza la media andrà riferita all’organico in forza tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 (per le imprese costituite nel 2023 Anac ha invece specificato che si deve fare riferimento all’anno in corso), salvo poi andare a regime con il computo dell’anno solare precedente, sempre al 31 dicembre.
Per i rapporti a tempo che hanno una durata inferiore all’anno, le linee guida Anac prevedono che il calcolo vada fatto tenendo conto del numero degli addetti risultante dalle visure camerali: dunque, quale che sia la durata del singolo rapporto, ciascuna assunzione viene considerata come singola unità.
Un criterio, quest'ultimo, che sembra in contrasto con l’articolo 27 del Decreto legislativo n. 81/2015, la norma che, in termini generali, stabilisce come si calcola l’organico ogni volta che risulti necessario applicare norme di legge o di contratto collettivo: a tali fini si deve tenere conto del numero medio mensile di lavoratori a tempo determinato «sulla base dell’effettiva durata dei loro rapporti di lavoro»

Commenti